Cambiamento

Albert Einstein diceva:

Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare nello stesso modo

… e quindi dopo 14.000 km fatti con la mia Africa Twin tutti più o meno nello stesso modo, ho deciso di accogliere l’invito del Concessionario Honda Perego per un Tour sulle colline dell’Oltrepò Pavese.

Ci siamo quindi ritrovati verso le 8.30 a Dolzago presso la sede del Concessionario e attorno a me ho visto tante facce nuove, persone che come me avevano deciso di provare a fare una domenica diversa.

Dopo un piacevole rinfresco siamo partiti alla volta di Bobbio percorrendo tangenziali e autostrade sino a Tortona da cui, tramite stradine di campagna abbiamo raggiunto la prima tappa: il paesino di Volpedo.

Famoso per il pittore Pelizza e il Quarto Stato, questo ameno paesino sembra uscito da una favola di Tolkien e ti aspetti che sia abitato da hobbit che vivono nei prati: tutto è intonato con casine basse, dolci colline, chiesine antichissime.

Percorrendo le strade padane, inseguendo la nostra guida Alberto, mi chiedevo se io riuscirei a vivere in questi luoghi, ma forse per un cambiamento così radicale ho bisogno un po più di tempo.

Lasciata Volpedo ci siamo inerpicati per i Calanchi vicino a Varzi e abbiamo scoperto un paesaggio completamente inaspettato tra boschi dorati e scoscese pareti all’apparenza sabbiose: anche questa volta sono rimasto sorpreso come in pochi chilometri il paesaggio possa cambiare, lasciandoti davvero senza fiato.

Personalmente mi son sentito come le biglie al mare quando corrono tra le piste costruite da bambino, fortunatamente nessuno mi spingeva al via con un colpo nella schiena !

Raggiunta Varzi abbiamo fatto la seconda sosta per riunirci al gruppo; i chilometri e la stanchezza sono un buon collante tra persone che iniziano a condividere una comune esperienza.

Ci aspetta il famoso Passo Penice che ho sentito tante volte nominato da esperti Biker e visto nelle prove delle moto di tante riviste, si capisce subito che siamo in un posto mitico per le moto sia per il numero di mezzi che per le pieghe affrontate in modo quasi religioso da ogni tipo di moto che si avvicina in pellegrinaggio alla meta.

Mi chiedo che cosa abbia di speciale questo passo e presto scopro le 2 cose che rendono unico questo posto: un panorama e un santo.

Il Panorama lo scopriamo salendo alla cima del Monte Penice e rimaniamo davvero senza parole davanti alla vastità di quanto ci si para dinnanzi alla vista…tutto l’arco alpino e tutta la pianura a 360 gradi e si rimane affascinati quando si vede una meraviglia del genere. Immancabilmente cerco casa con lo sguardo, dove saranno Resegone e Grigna ?

Da qui l’Italia sembra protetta da un invalicabile muro, merlato quà e là da un bianco candore (che speriamo di rivedere copioso il prossimo inverno) e forse noi di Lecco siamo un po come i custodi del Trono di Spade che vegliano la Barriera per impedire che giganti e non morti invadano la pianura.

E il santo ? San Colombano è infatti il protettore dei motociclisti e la sua statua si intravede sopra un globo salendo al passo, non stupisce tanta venerazione da biker che salgono a tutta con il ginocchio a terra.

Ma è ora di pranzo e gli organizzatori ci hanno preparato una bella sorpresa: un pranzo allo Chalet della Volpe sulla strada che porta a Bobbio; una sosta davvero piacevole in un ristorante molto divertente dove abbiamo mangiato bene senza spendere molto, davvero consigliato !

Rifocillati e carburati a dovere siamo ripartiti dirigendoci verso il lago di Trebecco, invaso formato dalla diga della Molina…ma il lago non c’era più.

Com’era il lago…
…com’è adesso !!!

L’immagine davanti ai nostri occhi era davvero spaventosa, ma dov’è finita tutta l’acqua ?!? Speriamo che la prossima stagione ci doni abbastanza precipitazioni da colmare la mancanza nel lago.

Ma ripartiamo perchè la strada è davvero tanta da fare e il sole sta per compiere tutto il suo cammino nel cielo.

Percorriamo colline amene, strade un po scassate, attraversando paesini deliziosi illuminati da un sole di fine estate che in pianura vuole restare con noi un pò di più invece che nascondersi timido dietro il monte Barro.

Attraversiamo il Po sul Ponte della Becca e il cuore si strugge perchè una bellissima giornata volge al termine, il resto è solo titoli di coda verso casa.

Un ringraziamento speciale ad Alberto la nostra guida e a tutto lo Staff del Concessionario Honda Perego di Dolzago; devo confessare che non sarei mai andato in questi luoghi se non mi ci avessero accompagnato loro e che mi son sentito accudito e rifocillato adeguatamente come non mi era ancora capitato nei precedenti 14.000km.

Sarò cambiato veramente dopo questo giro ?